giovedì 26 gennaio 2017

Every Day the Same Dream

AVVERTENZA: questo post è un mega spoiler sul gioco. Se non l'avete ancora giocato, fatelo.

AVVERTENZA 2: questa volta mi sono preso molto seriamente. :D

In Every Day the Same Dream il protagonista (che chiameremo UQ, Uomo Qualunque) sembra essere intrappolato in un sogno in cui succede ogni giorno la stessa cosa: si reca al lavoro. Due sono le questioni che sorgono ad un prima riflessione: la prima riguarda la connotazione negativa, la seconda è diretta all'ambiguità che si genera tra sogno e realtà. UQ sta sognando o sta vivendo? Il titolo del gioco è ironico? Che relazione c'è tra la realtà e il sogno? La questione è interessante perché ci porta a sviluppare un'interpretazione sul rapporto tra individuo e società.



E'evidente che l'evento sia vissuto da UQ in modo negativo: la reiterazione continua della stesso giorno (o meglio, di una PARTE della giornata, forse la più significativa) all'infinito suggerisce la realtà/sogno come prigione. E quindi, implicitamente, l'obiettivo del giocatore è quello di liberare UQ da questa prigionia. Ma come? Nel gioco sono disseminati degli "indizi" che hanno un forte valore simbolico e che sembrano essere fondamentali per lo scopo. Poniamo UQ come un uomo inconsapevole, poniamo il giocatore come colui che lo guida verso la consapevolezza.

Primo indizio: La conformità
UQ si alza dal letto senza vestirsi, arriva al lavoro in mutande. Viene licenziato dal suo capo. UQ grazie a questo evento comprende l'importanza di doversi conformare per poter appartenere ad un gruppo sociale di primaria importanza. Il suo abito determina ciò che lui è.

Secondo indizio: L'alternativa
UQ si reca come ogni giorno a lavoro, ma dopo essere sceso dall'ascensore svolta a destra: trova un barbone che lo porta "in un posto quieto". UQ riceve la testimonianza di un altro essere umano che però non vive secondo le sue regole e secondo i suoi valori. Il cimitero è un posto macabro in cui le persone muoiono, è motivo di disperazione e di perdita, non è un posto "quieto". Non è possibile.

Terzo indizio: La similarità
UQ come tutti i giorni si reca al garage a prendere la sua macchina. Nel mezzo del cammino che lo porta al lavoro, nota qualcosa nella campagna adiacente alla strada che sta percorrendo. Incurante scende dall'auto e si incammina verso l'oggetto del suo interesse: una mucca. Dopo averla osservata mentre è intenta a mangiare l'erba, UQ l'accarezza. UQ stabilisce un contatto e rivede nella mucca la sua natura biologica di essere vivente. L'animale attinge in libertà al cibo necessario per la sua sopravvivenza però, invece UQ è costretto a lavorare duramente per poterlo fare.

Quarto indizio: La fuga
UQ si reca al lavoro. Saluta sua moglie che come ogni giorno è intenta a preparare la colazione. Arrivato presso l'azienda, viene ammonito dal suo capo per il ritardo. Come ogni giorno segue il solito tragitto tra le postazioni di lavoro dove i suoi colleghi tutti uguali (i ritualisti) sembrano essere impegnati. UQ non si siede, ma procede dritto verso l'attico. UQ raggiunge la ringhiera, ci si arrampica sopra e si butta di sotto. La giornata ricomincia daccapo. Non è quindi questo il modo per uscire dal sogno. Non basta morire, si è sempre schiavi. Ma allora, di che natura è questa prigionia?

Quinto indizio: L'estraniamento dal contesto
UQ dopo aver seguito il medesimo tragitto di tutti i giorni, parcheggia l'auto per recarsi a lavoro. Prima di entrare nota un grande albero spoglio e quasi morto, su cui pende un'ultima foglia secca. La foglia cade, l'albero rimane spoglio. UQ afferra al volo la foglia, la guarda. Anche questa volta UQ è messo davanti ad un quesito: se questo albero, estraniato dal suo habitat e a contatto con elementi tossici e quant'altro non ha potuto fare altro che morire, forse anche io, costretto a questa vita insensata, lontana da quello che posso volere e desiderare, sono morto e appassito dentro?

A questo punto UQ si sveglia e come tutti i giorni percorre la strada che lo porta al lavoro. Ma questa volta non c'è nessuno. Cos'è successo? UQ, attraverso il giocatore, sembra essere arrivato a comprendere la natura artificiale della sua esistenza. Lui non riconosce più le relazioni sociali in quanto regole condivise, e quindi non vede più l'istituzione (il matrimonio, l'autorità, l'amicizia). Cos'è la realtà se non un SOGNO ad occhi aperti? Qualcosa di non oggettivo, ma a cui noi crediamo, almeno fino al momento in cui ci troviamo dentro? Che cos'è la realtà sociale?

Realtà Sociale = Costruzione mentale condivisa = Sogno (ad occhi aperti) + Complicità

UQ, messo davanti alla contraddizione, comprende la reificazione di cui si è fatto vittima: cresciuto interiorizzando determinati valori, vive la società fatta storicamente dagli uomini come una cristallizzazione, qualcosa che esiste e che è sempre esistita, forse al pari di qualsiasi oggetto e fenomeno naturale. Solo ora, comprendendo la sua artificiosità è in grado di non accettarla, di non condividerla. Fattasi opinione, può ignorarla. UQ cammina fino all'attico e vede un uomo lanciarsi nel vuoto. Non è più lui, ma un UOMO QUALUNQUE. La consapevolezza è come una scala a chiocciola: chi è sopra vede chi è sotto, ma non viceversa. UQ è salito di un gradino.

UQ diventa UC (Uomo Consapevole). E'libero dalla sua prigionia. Il sogno finisce.

Autore: Armandino

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