giovedì 26 gennaio 2017

Knytt Stories

Knytt, la protagonista del gioco, è una ragazzina con particolari abilità acrobatiche, che si ritrova improvvisamente in un mondo deserto, dove sembra essere scomparsa ogni forma di vita umana. Il suo compito sarà proprio quello di scoprire il motivo di questa scomparsa e per farlo dovrà attraversare un lungo cammino e superare pericoli e intemperie, tutto questo solo con l'ausilio delle sue capacità che apprenderà durante la sua avventura. Knytt sarà in grado di correre, saltare, arrampicarsi e nelle fasi avanzate del gioco potrà utilizzare oggetti come l'ombrello per pilotare e attutire le cadute. Il gioco si presenta con una grafica bidimensionale che rievoca i vecchi classici videogiochi.

Il tema apocalittico è evidente, ed è un tratto distintivo anche di altri giochi di Nifflas. Dopo una breve sessione di gioco è possibile intuire subito quali sono gli altri temi narrativi e cioè il rapporto tra l'uomo e la tecnologia, e il rapporto dell'uomo con la natura. Non è necessario spiegare il corso degli eventi, basta osservare i suggestivi sfondi che Nifflas con strumenti molto elementari è riuscito a ricreare, veri e propri esempi di arte digitale. Seppure molto minimali e cartooneschi, gli sfondi riescono ad evocare con maestria oggetti e sensazioni del mondo reale. Infatti, una delle caratteristiche fondamentali per pianificare una “realtà virtuale” è la forza evocativa, che prescinde dalla somiglianza del mondo virtuale con quello reale. Altro elemento degno di nota è la colonna sonora: i temi spaziano dal malinconico all'allegro e si sposano molto bene con il ritmo di gioco e con la grafica generando un'immersione ulteriore. Una buona “realtà virtuale” ha bisogno di temi sonori che riescano a catturare il giocatore e ad evidenziare gli eventi in modo da creare un'identificazione tra il personaggio e il giocatore.
Altra caratteristica è il “Level Editor” presente nel gioco che permette a chiunque abbia un minimo di dimestichezza di creare i livelli personalizzati prendendo spunto dal gioco originale. Questo ha permesso la creazione non solo di tantissimi livelli aggiuntivi, ma anche di creare intorno al gioco una grandissima schiera di appassionati sia giocatori che creatori, incarnando il cosiddetto processo di learning by producing.

Infine, Nifflas si rileva uno degli esempi sempre più comuni di abili programmatori che hanno anche spiccate capacità artistiche e con pochi strumenti sono in grado di ricreare piccoli mondi virtuali che nelle loro caratteristiche essenziali (narrazione, grafica e musica) rappresentano la base per la creazione di qualsiasi mondo virtuale.

Autore : Armandino

1 commento:


  1. exitplanetdust4 maggio 2010 02:23
    Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    exitplanetdust4 maggio 2010 02:24
    Questo gioco è sublime.
    Ha quella magia e quell'incanto che un po' si sono persi nel progetto "importante" di Nifflas: 'Saira'. Ad ogni modo, questo fantasioso e prolifico designer, è attualmente uno dei più dotati della scena. Al momento, è alle prese con un progetto meno narrativo, più focalizzato sul gameplay; una sorta di celebrazione delle influenze nintendose già abbastanza percepibili nella sua opera - fin dal suo "supermario bros. braidiano": 'FiNCK', questo è il titolo del progetto in fase di completamento, vedrà la luce, si spera, a fine mese. http://nifflas.ni2.se/?page=FiNCK

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    semeyon4 maggio 2010 09:09
    Lo sto aspettando con ansia, anche se dopo Saira, penso che la magica atmosfera Knyttiana sia irragiungibile.

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    rupez4 maggio 2010 11:24
    effettivamente deve avere una giocabilità assurda...aspettiamo la bomba!!!!!!!

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