giovedì 26 gennaio 2017

Heart of Darkness



Qualche settimana fa, passeggiando nel centro commerciale vicino casa, ho fatto un salto da GameStop e mi sono portato a casa una copia in ottimo stato di Heart of Darkness per Ps1 a soli 0.98 cent.

La prima volta che mi imbattei su questo titolo fu svariati anni orsono, leggendone una succosa anteprima su un vecchio numero di The Games Machine che, guardacaso, aveva in copertina un bel primo piano del mostriciattolo viola, servo del Padrone, l'arcicattivo del gioco.

Provai una demo su Pc e, ai tempi, rimasi impressionato per la grafica del gioco, i paesaggi e le animazioni dei personaggi, tutto molto cartoonesco.

Sono passati moltissimi anni e, perciò, ieri sera, quando ho messo il disco 1 nella mia Playstation, è stato come vedere questo gioco per la prima volta.



Dalle prime battute della sequenza introduttiva, nella mia mente si è formato un solo concetto: magia!
In tutto, dalla musica, dall'atmosfera al design dei personaggi, dallo stile delle sequenze in CG alla storia, Heart of Darkness trasuda di quella magia che ritroviamo in certi film animati della Dreamworks, o della Disney-Pixar come Toy Story.

Sono rimasto sbalordito dalla qualità del doppiaggio in italiano, come anche del sonoro così avvolgente, dalla colonna sonora orchestrale che ci introduce in un mondo avventuroso e pieno di inside e meraviglie.

D'altronde il buon Eric Chahi ci aveva abituato bene con Another World e Flashback: lo spirito avventuroso, il tema dei mondi paralleli, la sfida impegnativa rappresentata dal superare le varie schermate grazie alla propria abilità e al proprio ingegno, messo alla prova da enigmi, apparenti impasse da neutralizzare, orde di nemici mostruosi e buffi al tempo stesso, nella tradizione della migliore animazione cinematografica e il gioco stesso la omaggia fin dalla spettacolare sequenza introduttiva.

Certo il sistema di gioco, basato sul trial & error ad oltranza non introduceva sostanziali novità, nella tradizione dei precedenti giochi di Chahi, ma anche dei due Oddworld presenti sulla stessa console Sony... però tutto è calibrato a dovere e, alla fine, superare i quadri più ostici si risolve in una sensazione di piena soddisfazione del giocatore. Forse, a volte, ciò non riuscirà a bilanciare del tutto la frustrazione di dover ripetere una sequenza diverse volte prima di capire la soluzione, ma la messinscena spettacolare, gli effetti grafici pre-renderizzati, sapranno strapparci qualche bocca aperta di stupore, anche a distanza di tanti anni...

Un gioco validissimo, secondo me, ancora giocabile e godibile soprattutto da quegli eterni bambini che amano ancora sognare e lasciarsi trasportare in mondi pieni di mistero e magia!

Consigliatissimo!



Autore: Marco Doria

1 commento:


  1. Gerry Scotty2 luglio 2010 18:03
    ottimo gioco, mi ricordo l'introduzione (splendida) come se l'avessi giocato ieri, invece l'ultima volta che l'ho inserito nella play ammonta a circa 10 anni fa, naturalmente adesso ti odio perchè mi hai messo una gran voglia di comprarne un'altra copia grrrr! :)

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    Antonio D'Astoli5 luglio 2010 23:06
    E' stato l'ultimo gioco per psone che ho comprato, bei ricordi :'( Si potrebbe definire la classica esperienza breve ma intensa. Ma poi come si fa a non comprare un gioco con quella splendida cover...aaaaahh, e pensare che una volta ci si fidava esclusivamente della presentazione estetica di un gioco per convincere il cliente ad acquistarlo...

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    Ran - らん6 luglio 2010 18:54
    Di sicuro da Gamestop non conta il rapporto qualità-prezzo !

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    HellCiccio7 luglio 2010 11:08
    Basta vedere a quanto stanno i vari giochi-fuffa di oggi...

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    laDurlindana10 agosto 2010 09:27
    La versione demo non la davano in dei cereali?

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    HellCiccio10 agosto 2010 15:57
    Mi sa di si!

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    Lorenzo10 dicembre 2010 20:47
    Semmai la magia delle produzioni DISNEY (infatti Toy story è Disney-Pixar)...la Dreamworks è la copia tarocca della disney e i loro lavori in CG sono quasi sempre rozzi e di poco spessore (l'unico che si salva a mio avviso è Kung fu panda).
    Scusa per questa correzione ma non ho proprio resistito, per il resto complimenti per l'articolo veramente valido e intriso di nostalgia...evviva il retrogaming!!

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    Ran - らん17 dicembre 2010 22:55
    Sinceramente io preferisco di gran lunga la Dreamworks sia come tecnica che come umorismo, ma i gusti sono gusti.

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    HellCiccio18 dicembre 2010 12:34
    Caro Lorenzo, ti ringrazio della segnalazione, una svista che non avevo notato ma che ho prontamente corretto!

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