Considerazioni Sparse su Mass Effect 2

Mass Effect 2 è un gran gioco, per almeno tre motivi:

1) Ti fa capire quanto è grande l'universo, e quanto piccoli siamo noi

2) Hai la liberta di rispondere male alla gente e talvolta anche di malmenarla (se non ucciderla)

3) Non solo in qualità di capitano hai una nave spaziale, armi fighe, tute da combattimento personalizzabili e un equipaggio a disposizione, ma ti puoi anche scopare le subalterne.



Detto questo, per me è stata una vera sorpresa. Non ero aggiornato sui giochi di ultima generazione, e non avevo seguito Mass Effect 2 nella sua gestazione perché semplicemente non sapevo esistesse ma appena ci ho messo le mani è stato un vortice. Mi ha trasportato talmente tanto che l'ho finito in due giorni, con buona parte delle missioni portate a compimento (a livello estremo). Al primo impatto mi è sembrato di rigiocare a Dead Space, forse per l'ambientazione sci-fi o forse per alcuni particolari come la visuale o le tute da combattimento, ma poi mi sono reso conto che Mass Effect 2 è tutt'altra cosa. Si potrebbe considerare tranquillamente uno sparatutto in terza persona se non fosse per la possiblità di fermare l'azione e decidere armi e poteri da utilizzare. Il sistema di basa principalmente sulle coperture, sarà raro affrontare combattimenti faccia a faccia con i nemici.  Combattimenti che si svolgono con l'aiuto di altri due personaggi, controllati dal computer. In verità è possibile ordinare loro la posizione in battaglia e i poteri da utilizzare, anche se raramente ho utilizzato questa risorsa, lasciandoli scorazzare liberamente a loro piacimento. Questa impostazione semistrategica ricorda molto Dragon Age: Origins, anche se quest'ultimo permetteva di prendere realmente il comando degli altri componenti della squadra. L'agilità con cui si muovono i personaggi sul campo d'azione è commuovente, sembra quasi di assistere ad una sorta di danza  fatta di pallottole, laser, mitra e tanti tanti effetti speciali. In Mass Effect 2 si possono fare altre cose, come esplorare pianeti, piazzare sonde e trovare minerali preziosi. Ma il cuore del gioco, estremamente piacevole e divertente, sono i combattimenti: frenetici e spettacolari. Non se ne fa niente. La mia arma preferita è come sempre il fucile di precisione, si ammazza che è un piacere. C'è n'è anche uno che spara 12 colpi senza ricaricare. Inutile dire che utilizzavo sempre quello.

Altra cosa molto interessante è il margine di discrezione con cui è possibile gestire le relazioni: i comprimari (dotati di una fortissima caratterizzazione) hanno sempre qualcosa di diverso da dire e stabliscono rapporti di affetto/amore/odio con il comandante (e tra di loro) con il proseguire del gioco. Riflettendo è possibile che un sistema simile possa essere adottato per simulare intelligenze artificiali con cui poter dialogare, in un futuro non troppo prossimo. E'interessante che nei videogiochi un argomento come il sesso sia stato finalmente sdoganato alle grandi masse, anche se il modo in cui è interpretato in Mass Effect 2 lascia interdetti. Shepard passa di ragazza in ragazza con estrema facilità (le richieste possono essere MOLTO esplicite), e tutte appartenenti allo stesso equipaggio. Una visione un pò maschilista, ma ci può stare, anche se come qualcuno ha fatto notare è possibile accoppiarsi con le donne ma non con gli uomini. Forse un approccio omosessuale nessuno vorrebbe vederlo, ma non ci sarebbe stato niente di male a mostrare che effettivamente non c'era più timore a mostrare l'argomento.

Comunque, ora che l'ho finito, per rimanere in tema di viaggi interstellari e capolavori comincio lo psichedelico VVVVVV. Ci si vede. Su un altro pianeta però.

Autore: Armandino